Comparare due canzoni diverse tra loro:
per vedere quanto sono cercate. E’ possibile confrontare e vedere il loro “successo” sia su scala temporale che geografica, qui di seguito abbiamo confrontato la canzone di Simone Cristicchi "L'Ombrellone" con quella di Gionata "L'estate esiste". Ci sono in effetti similitudini su scala temporale, ma la struttura delle categorie ad esempio, è uno di quegli aspetti che se ben organizzato può facilitare di molto l’utilizzo di una canzone piuttosto che l'altra da parte dei visitatori. Anche qui però si potrebbe aprire un dibattito: meglio tante canzoni estive per focalizzare al massimo ogni aspetto trattato oppure è preferibile creare dei macro contenitori in grado di tollerare anche la presenza di temi non perfettamente correlati?
Ecco alcuni risultati:
Il testo di Simone Cristicchi «Ombrelloni»
Sto pensando intensamente a una canzone per l'estate
Maledettamente stupida da farsi canticchiare, orecchiabile,
dal sapor di asciugamano, col calor latino e con un ritmo sudamericano.
sto pensando a quanti soldi potrei farci veramente,
diventasse il tormento ne dell'estate per la gente,
discoteche di Riccione, dentro ai ristoranti
dalle radio nazionali e nei villaggi di vacanze.
L'ombrellone te lo ficco nel culo
E il gelato te lo spiaccico in faccia,
questa sabbia te la tiro negli occhi
e poi ti prendo a calci lungo la spiaggia,
con la sdraio ti ci spezzo la schiena
e ci piscio sulla tua abbronzatura,
ora ingurgita la crema solare,
prima che ti affoghi in questo schifo di mare.
Sto pensando seriamente di scapparmene in montagna,
la mia musica sarà soltanto un asino che raglia,
nella pace dei sensi, praticando un po' di yoga,
scoprirò la vera essenza che si cela in ogni cosa.
Ma ripenso a questo pezzo e ad un balletto da abbinare,
quattro passi, due tre mosse, anche un orso le sa fare
così tutti quanti poi si sentiranno più felici
solo un po' più stronzi, ma lontani ormai dai loro uffici.
L'ombrellone te lo ficco nel culo
E il gelato te lo spiaccico in faccia,
questa sabbia te la tiro negli occhi
e poi ti prendo a calci lungo la spiaggia,
con la sdraio ti ci spezzo la schiena
e ci piscio sulla tua abbronzatura,
ora ingurgita la crema solare,
mentre ascolti la mia canzone per l'estate.
Il testo di Gionata «L'estate esiste»
Ci sono cose difficili da credere
ad esempio che l'estate esiste eppure c'è
non si può negare il mare
anche se non sai nuotare
quasi mai la bellezza è facile
Ma ecco una canzone estiva u uo uh uh uh
di contenuto priva u uo uh uh uh
un vuoto di significato
industrialmente duplicato
Ci sono cose difficili da chiedere
il programma che sboccia i fiori chissà se c'è
si può vivere sul fondo, senza mai incontrare il nero
ci si può elevare tanto, fino a diventare cielo
Con una canzone estiva u uo uh uh uh
di contenuto priva u uo uh uh uh
al florilegio del leggero
apertamente io mi schiero
Una canzone estiva, di contenuto priva.
Prendiamoci, lasciamoci,
facciamo che la sabbia abbia ragione di noi
ci scopriremo vergini, davanti ad un gelato.
Una canzone estiva, di contenuto priva
Una canzone estiva, di contenuto priva